Si è tenuto ieri 16 ottobre 2015 a Firenze, all’Hotel Mediterraneo il convegno dal titolo “La proprietà industriale quale presidio privilegiato del Made in Italy” organizzato dalla Fondazione per la Formazione Forense dell’Ordine degli Avvocati di Firenze e dalla Fondazione dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Firenze. Il convegno è il primo di una serie di iniziative congiunte delle due Fondazioni che esamineranno i prossimi argomenti con un taglio interdisciplinare.
Il convegno è stata l’occasione per presentare la monografia del moderatore, il Prof. Avv. Aldo Fittante, Professore a contratto in materia di “Diritto d’Autore” presso il Corso di Laurea in Disegno Industriale dell’Università degli Studi di Firenze, dal titolo Brand, Industrial Design e Made in Italy: la tutela giuridica, appena pubblicata da Giuffrè.
La prima relazione è stata di Donato Nitti, avvocato in Firenze, dottore di ricerca in diritto privato comparato e docente alla Tongji University di Shanghai, con una relazione sui rapporti tra marchi e Made in Italy. L’intervento, dopo avere ripercorso e confrontato le funzioni economiche e giuridiche del marchio e del Made in Italy, ha analizzato tre degli argomenti ove disciplina del marchio ed il Made in Italy si confrontano: i segni contenenti indicazioni che possono designare la provenienza geografica del prodotto, i segni contenenti indicazioni geografiche e i marchi collettivi. L’ambito processuale è stato trattato discutendo se, quando e come sia possibile citare di fronte al giudice italiano un convenuto straniero che abbia commesso atti di contraffazione e concorrenza sleale all’estero.
L’intervento di Paolo Oliva, avvocato in Pisa, dal titolo “Marchi, disegni e modelli: profili sostanziali e criteri di soluzioni del conflitto tra segni distintivi” si è incentrato sulla natura e funzione del diritto di esclusiva del quale ha esaminato il fondamento e le conseguenze, alla luce della giurisprudenza, in relazione ai disegni e modelli ed ai marchi, alle loro interferenze ed al principio di unitarietà dei segni distintivi.
Francesco Mazzi, commercialista in Firenze, dottore di ricerca in programmazione e controllo e docente di Valutazione d’Azienda all’Università di Firenze, ha presentato la relazione dal titolo “I diritti di privativa industriale quali beni intangibili a bilancio”. L’intervento ha trattato i temi dell’iscrizione in bilancio, dei criteri valutativi e delle dinamiche di riduzione del valore delle immobilizzazioni immateriali. Inoltre, in un’ottica allargata, ha fornito una panoramica degli aspetti che riguardano i diritti di privativa in sede di combinazione azienda (M&A) ove gli aspetti valutativi divengono essenziali ai fini della stima del valore aziendale.
La relazione di Marco Bianchi, avvocato in Perugia, dal titolo “Rilievi pratici: la protezione giuridica del patrimonio di proprietà̀ industriale e intellettuale” ha illustrato i profili processuali della tutela della proprietà industriale, analizzando gli strumenti cautelari e di merito che l’ordinamento offre ai titolari di diritti IP per tutelare efficacemente i loro interessi. Nel corso dell’intervento sono stati illustrate varie diverse ordinanze e sentenze che hanno mostrato in concreto come lo stesso problema possa essere risolto in modo opposto da decisioni diverse.